10/5/2024

xFarm come strumento di reportistica per la CSRD

Chiara Micali
Sustainability Trainee

Ultimamente, la CSRD è diventata un tema sempre più caldo per le aziende operanti in diversi settori, incluso quello agroalimentare. Ma di preciso, di cosa si tratta? Come può contribuire ad aumentare la sostenibilità delle aziende? E che ruolo può avere la piattaforma xFarm in questo contesto?  

CSRD: la normativa europea  

La Corporate Sustainability Reporting Directive (Direttiva 2022/2464 CSRD) è una direttiva dell’Unione Europea del 14 dicembre 2022, e rappresenta un passo fondamentale per promuovere la trasparenza, la responsabilità e la sostenibilità nel settore delle imprese. Prevede la divulgazione di informazioni complete sulla sostenibilità attraverso un Bilancio di Sostenibilità da parte delle aziende, con l'obiettivo di fornire agli stakeholder informazioni affidabili, comparabili e pertinenti sulle performance ambientali, sociali e di governance (ESG).

La CSRD, standardizzando i requisiti di rendicontazione, consente:

  • Agli stakeholder di valutare e confrontare le performance di sostenibilità delle aziende nei vari settori e regioni. Ciò aumenta la trasparenza e facilita il processo decisionale informato da parte di investitori, consumatori e politici.
  • Alle aziende di identificare, valutare e gestire efficacemente i rischi e le opportunità legati alla sostenibilità. Integrando le considerazioni sulla sostenibilità nella strategia aziendale, le imprese possono migliorare la creazione di valore a lungo termine, mitigare i rischi e cogliere le opportunità di innovazione e crescita.
  • Di rafforzare la responsabilità aziendale, richiedendo alle imprese di rendere noto il loro impatto sulla società e sull'ambiente. In questo modo, si incoraggiano le aziende ad allineare le loro pratiche commerciali agli obiettivi di sviluppo sostenibile e alle aspettative della società.

Tempistiche di applicazione: da quando entrerà in vigore la CSRD?

Per quanto riguarda le tempistiche di rendicontazione, la CSRD introduce un approccio graduale all'implementazione, con le società più grandi che dovranno conformarsi per prime.

In particolare, a partire dal 1° gennaio 2024 sono tenute a rispettare gli obblighi della CSRD:

  • Società quotate: tutte le società quotate sui mercati regolamentati dell'UE, indipendentemente dalle loro dimensioni, sono tenute a rispettare la CSRD.
  • Grandi imprese, ossia imprese che alla data di chiusura del bilancio superano i limiti numerici di almeno due dei tre criteri seguenti:
  • Totale dello stato patrimoniale maggiore di 20.000.000 EUR
  • Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni maggiori di 40.000.000 EUR
  • Numero di dipendenti maggiore a 250

Le piccole e medie imprese saranno invece obbligate al rispetto della normativa dal 1° gennaio 2026.

Per chi non si adeguerà a quanto prescritto dalla direttiva, sono previste delle sanzioni che verranno decise dai singoli Stati Membri.

Gli standard alla base del CSRD: gli ESRS

La Commissione ha adottato, il 31 luglio 2023, i principi europei di rendicontazione della sostenibilità (European Sustainability Reporting Standards, ESRS) per l'utilizzo da parte di tutte le società soggette alla direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD).  

Gli ESRS sono 12 e coprono l'intera gamma di questioni ambientali, sociali e di governance, compresi i cambiamenti climatici, la biodiversità e i diritti umani. Sono obbligatori per le imprese che sono obbligate dalla CSRD a rendicontare determinate informazioni sulla sostenibilità.  

La CSRD nelle filiere agroalimentari: migliorare la sostenibilità e la resilienza.  

Il settore agricolo è particolarmente vulnerabile agli impatti dei cambiamenti climatici, e gli agricoltori sono testimoni in prima persona dei suoi effetti sulle loro colture. D’altro canto, l'agricoltura contribuisce anch’essa alle emissioni globali di gas serra, per circa il 24% delle emissioni totali (IPCC(2014) & Global Carbon Project (2019)).  

In questo contesto, la CSRD svolge un ruolo cruciale nella promozione della sostenibilità e della resilienza all'interno delle filiere agroalimentari. Imponendo una rendicontazione completa degli impatti ambientali, infatti, la CSRD incoraggia gli agricoltori e le imprese agroalimentari a monitorare e a mitigare il loro contributo al cambiamento climatico. La piattaforma xFarm si rivela uno strumento prezioso in questo senso, fornendo agli agricoltori e alle food companies il supporto necessario per monitorare le loro attività, ridurre al minimo gli impatti ambientali e costruire sistemi agricoli più resilienti.

Entro il 2026, il CSRD prevede di rilasciare uno standard di rendicontazione specifico per il settore agricolo che definirà le modalità con cui le aziende del settore agroalimentare dovranno contabilizzare e rendicontare le proprie emissioni.

xFarm nel contesto della CSRD

xFarm è uno strumento unico con cui tenere traccia di tutte le informazioni necessarie per la CSRD.

  • xFarm fornisce una soluzione per il calcolo e il monitoraggio delle emissioni, offrendo valutazioni di impatto in tempo reale per ogni attività agricola. La piattaforma aggrega i dati sull'impatto, tra cui l'impronta di carbonio, l'uso netto di acqua, l'acidificazione e l'eutrofizzazione, facilitando la stesura di rapporti completi per i leader della filiera. Digitalizzando la filiera, xFarm garantisce una raccolta dati accurata e assicura la tracciabilità, rendendo il calcolo più preciso e accessibile a terzi.  
  • xFarm offre una soluzione integrata per affrontare efficacemente gli standard E2, E3, ed E5, attraverso i suoi moduli e i sistemi di supporto decisionale (DSS) basati sull'intelligenza artificiale.
  • Per quanto concerne la biodiversità, xFarm sta sviluppando un sotto-modulo dedicato all'interno del suo modulo di Sostenibilità. Il prossimo sotto-modulo "Biodiversità" consentirà alle aziende agricole di quantificare i livelli di biodiversità utilizzando tecnologie avanzate come sensori bioacustici e immagini satellitari.

Verso un futuro più trasparente e sostenibile

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) rappresenta passo per l'avanzamento degli standard di rendicontazione della sostenibilità, la trasparenza e la responsabilità nel settore aziendale. Rendendo obbligatoria una rendicontazione di sostenibilità completa, la CSRD mira a fornire agli stakeholder informazioni affidabili, comparabili e pertinenti sulle performance ambientali, sociali ed economiche.

Nel settore agricolo, il monitoraggio dei principali parametri di sostenibilità è essenziale per mitigare gli impatti ambientali, garantire la responsabilità sociale e promuovere la redditività economica. Poiché l'agricoltura svolge un ruolo critico nella produzione alimentare globale e nella gestione dell'ambiente, la necessità di un solido reporting di sostenibilità è fondamentale.

Fonti:

  1. Directive (EU) 2022/2464 of the European Parliament and of the Council of December 14, 2022. "Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD)." https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX:32022L2464  
  1. https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32013L0034 DIRETTIVA 2013/34/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 26 giugno 2013 – Bilancio d’esercizio
  1. European Commission. "The European Green Deal." https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_19_6691  
  1. Global Reporting Initiative (GRI) standards.
  1. Paris Agreement on Climate Change. (United Nations Framework Convention on Climate Change. "The Paris Agreement." https://unfccc.int/process-and-meetings/the-paris-agreement )
  1. Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO). " Building resilience for adaptation to climate change in the agriculture sector" https://www.fao.org/3/i3084e/i3084e.pdf  
  1. https://finance.ec.europa.eu/news/commission-adopts-european-sustainability-reporting-standards-2023-07-31_en
  1. https://www.efrag.org/lab6
  1. https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/qanda_23_4043

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