16/4/2025

Łukasz Krutak: digitalizzazione e agricoltura rigenerativa, l’agricoltura polacca è pronta

Valentina Dalla Villa
Communication & Event Specialist

Łukasz Krutak è il product manager commerciale del team di xFarm Technologies in Polonia. Vive a Głuchołazy, una città di circa 13.500 abitanti nel sud-ovest del paese non lontana dal confine con la Repubblica Ceca, nella stessa regione a vocazione agricola in cui è nato, e dove è stato molto felice di tornare dopo la laurea in ingegneria geospaziale. È sposato, ha tre figli e ama fare lunghe passeggiate sui Sudeti ogni volta che può.

Łukasz, parlaci un po’ di te. Cosa hai studiato e come sei arrivato a xFarm Technologies?

Mi sono laureato in ingegneria geospaziale all'Università di scienze e tecnologie di Breslavia. Ma ho sempre sentito un forte legame con l’agricoltura perché nella regione in cui sono nato è molto importante e sono cresciuto circondato da campi e aziende agricole. Infatti dopo la laurea sono finito a lavorare nel settore. Sono stato per circa quattro anni in un'azienda dove mi occupavo di sviluppare il mercato per il loro programma di carbon farming. Lì ho avuto la possibilità di imparare tantissimo sull'agricoltura rigenerativa e di entrare in contatto con molte aziende, non solo in Polonia ma anche nei paesi baltici e in Repubblica Ceca. E sono felice di poter continuare a lavorare con il settore agroalimentare polacco anche adesso che faccio parte di xFarm Technologies, le cui soluzioni tecnologiche mi sembrano estremamente utili e avanzate.

La Polonia è un pilastro dell’agricoltura europea: cosa pensi della situazione attuale dell'agricoltura polacca?

L'agricoltura polacca si è evoluta notevolmente da quando siamo entrati a far parte dell'UE. Oggi ci sono tanti agricoltori pronti a lavorare con le nuove tecnologie, la digitalizzazione sta diventando sempre più importante, quindi c’è molta attenzione verso la raccolta automatizzata dei dati. L'Intelligenza Artificiale è un fenomeno enorme ed è tempo di utilizzarla nelle aziende agricole polacche: gli agricoltori hanno un know how molto solido a livello tecnico e delle macchine, ora hanno bisogno di tecnologie che gli permettano di usare le macchine nel modo più efficiente ed efficace possibile. E, naturalmente, ogni anno è diverso e ci sono sempre nuove sfide.

A tuo parere quali sono i punti di forza dell’agricoltura polacca?  

Innanzitutto direi i nostri prodotti, che sono di qualità molto alta, tant’è vero che destano interesse anche in molti paesi extraeuropei, ad esempio gli Emirati. E poi c’è la qualità del nostro suolo, che è ancora buona, infatti questo è senz’altro un buon momento per introdurre le pratiche di agricoltura rigenerativa nel mercato polacco.

Nel complesso quanto sono aperti all'innovazione gli agricoltori polacchi?

Sono tutti consapevoli di dover passare al digitale e i più giovani, in particolare, sono molto aperti all'innovazione e hanno familiarità con le nuove tecnologie. Tuttavia la maggior parte degli agricoltori appartiene alla vecchia generazione e molti di loro stanno iniziando a vendere le loro aziende a società più grandi a causa dello scarso ricambio generazionale: tanti agricoltori non hanno nessuno a cui passare le loro terre perché la maggior parte dei giovani cresciuti nelle aziende agricole se ne è andato.  

Il governo polacco sta investendo molto sull'agricoltura 4.0 per cui ci saranno opportunità per gli agricoltori polacchi che vogliono digitalizzare la loro attività. Cosa ne pensi?

Se guardiamo alla digitalizzazione, all'agricoltura di precisione, alle pratiche di agricoltura rigenerativa e alle nuove tecnologie (come i macchinari connessi, l'IA geospaziale, ecc.), non c'è dubbio che questo sia il momento giusto. Ricordo che, cinque anni fa, nessuno nelle aziende agricole polacche aveva idea di cosa fosse la digitalizzazione. Ora le cose sono cambiate e ci sono agricoltori che si rendono conto che la tecnologia può davvero aiutarli a rendere le loro aziende agricole più efficienti, ma non è ancora una consapevolezza generalizzata. Tanti si chiedono ancora perché sia importante passare al digitale e se saranno appoggiati in questa transizione. E ora che lavoro tanto con il settore agroalimentare, mi rendo conto che l’impulso per la digitalizzazione delle aziende agricole verrà dal fatto che le grandi aziende agroalimentari stanno iniziando a rendicontare secondo gli standard ESG, e quindi avranno bisogno di dati molto presto. Credo che questa sarà la leva che spingerà davvero gli agricoltori a puntare sulla digitalizzazione.

Qual è il punto di vista degli agricoltori polacchi sull'agricoltura rigenerativa nel complesso?

Dipende. Ci sono agricoltori molto orientati al futuro che utilizzano già alcune tecnologie e che hanno molto know how. Però la maggior parte di quelli che hanno acquistato o ereditato un terreno venti o trent'anni fa utilizzano le stesse pratiche ogni anno da almeno vent’anni e non sanno ancora molto dell'agricoltura rigenerativa. Del resto penso che la situazione sia simile nella maggior parte d’Europa.

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