2/10/2023

“Agri Data Green Summit”: l’agricoltura del futuro passa dall’Intelligenza Artificiale per raggiungere la sostenibilità

Valentina Dalla Villa
Communication & Event Specialist

L’Agri Data Green Summit di xFarm Technologies ha visto coinvolti 19 speakers e più di 200 rappresentanti delle principali realtà dell’agroalimentare italiano e internazionale. Un momento unico per fare il punto sull’adozione delle tecnologie in campo e per la condivisione di best practices, strategie e testimonianze volte a garantire una produzione agricola stabile in modo sostenibile, sotto il profilo ambientale ma anche economico.

Per vincere questa sfida che sta affrontando l’agrifood, è indispensabile abbracciare percorsi di innovazione digitale e acquisire nuove competenze.

29 settembre 2023, Milano – Si è appena conclusa la seconda edizione dell’Agri Data Green Summit (29 settembre 2023, Camera di Commercio Svizzera in Italia, Milano), l’evento organizzato dalla tech company xFarm Technologies che ha visto protagonisti  numerosi attori di filiera per mettere a fattor comune competenze e conoscenze con la finalità di accelerare la transizione digitale del settore agroalimentare.  Più di 20 le realtà coinvolte, tra cui Osservatorio Smart Agrifood, Barilla Group, Engie, Argo Tractors, Amazon Web Services (AWS), AGRI Lab SDA Bocconi School of Management, Andriani, FederUnacoma, Mascar, CNH Industrial, PFN Precision Farming Network, Parmalat del Gruppo Lactalis, Riso Gallo, dss+, Zurich Italia, Granlatte (holding del gruppo Granarolo), Areté, Confagricoltura, i cui delegati a turno sono intervenuti in presentazioni e tavole rotonde su come l’applicazione in campo della tecnologia e in particolare dell’Intelligenza Artificiale siano fondamentali per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.

Fronteggiare i cambiamenti climatici fornendo al comparto nuovi strumenti per la gestione del rischio, diffondendo le pratiche di agricoltura rigenerativa per aumentare il sequestro di carbonio e in futuro abilitare nuove forme di reddito per le aziende agricole, sono prospettive attuali che l’intera filiera dovrà accettare per garantire produzioni stabili e sostenibili. Giocheranno inoltre un ruolo fondamentale anche i macchinari e le attrezzature agricole, sempre più connessi e capaci di generare dati utili per tutta la filiera, aziende food comprese. Quest’ultime potranno così lavorare in modo molto più preciso per andare a ridurre le emissioni di scopo 3 – quelle indirette – che rappresentano un’ampia fetta della CO2 equivalente emessa per produrre il cibo che consumiamo ogni giorno sulle nostre tavole.

Per raggiungere questo nuovo modello di agricoltura, oltre all’utilizzo di nuove tecnologie, come quelle legate all’Intelligenza Artificiale, è indispensabile adottare un nuovo approccio e lavorare, anche attraverso il lavoro delle associazioni di categoria e di tutti gli altri stakeholders, alla diffusione di nuove competenze. Innovazione digitale non significa solamente sviluppare nuovi software e tecnologie, ma piuttosto rispondere in modo diverso e nuovo a problemi reali e diffusi. Anche in agricoltura.

“L’Intelligenza artificiale è una tecnologia complessa ma che, se usata correttamente, può semplificare le attività di migliaia di agricoltori e imprenditori agricoli. Come xFarm Technologies il nostro obiettivo è rendere le aziende agricole efficienti attraverso uno strumento tecnologico facile da usare e interoperabile, ovvero in grado di interagire con molteplici tecnologie e attori.  La filiera e i macchinari infatti non devono essere un sistema chiuso, per raggiungere obiettivi importanti in ottica di efficienza e sostenibilità è infatti necessario creare un ecosistema in cui tutti gli attori coinvolti siano interconnessi. Aiutare le imprese agricole nella digitalizzazione non è facile ma ci sono grandi opportunità e possiamo valorizzare sia gli agricoltori che le imprese stesse grazie ai dati sempre più precisi che riusciamo a raccogliere e interpretare” dichiara Matteo Vanotti, CEO di xFarm Technologies.

Agri Data Green Summit

Agricoltura 4.0: spazio alla conoscenza, con l’AI cresce il potenziale produttivo. Le testimonianze delle aziende.

Il via ai lavori, con la moderazione di Antonio Iannone di Thefoodcons, è stato dato dall’intervento di Maria Pavesi, Ricercatrice Senior dell’Osservatorio Smart Agrifood, del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia, che ha illustrato il livello di utilizzo delle soluzioni digitali delle aziende agroalimentari. Il mercato dell’Agricoltura 4.0 nel 2022 è cresciuto del +31% rispetto al 2021, con valore stimato di 2.100 milioni di euro, ed è composto per il 65% da sistemi di monitoraggio di mezzi e attrezzature e macchinari connessi, il 20% da sistemi di monitoraggio delle coltivazioni, terreni e infrastrutture infine il 9% da software gestionali e DSS (sistemi di supporto decisionale).

A seguire la prima tavola rotonda “Intelligenza Artificiale: aumentare la conoscenza per aumentare la produttività” dove hanno dialogato, condividendo i percorsi di digitalizzazione che hanno intrapreso nelle rispettive realtà, Michele Zerbini, Soft Wheat & Flours Italy & Galliate Mill Purchasing e Senior Manager presso Barilla Group, Isaia Puddu, Direttore generale Granlatte (holding del gruppo Granarolo), Emanuele Cabini, Farm manager Engie e Antonio Salvaterra, Direttore marketing di ArgoTractors.

“L’obiettivo dell’utilizzo dei dati nel progetto condiviso con xFarm Technologies è quello di far evolvere la nostra “Carta del Mulino” dal suo focus originario incentrato sulla Biodiversità a quello aggiuntivo della sostenibilità ambientale. I dati che raccogliamo vengono infatti utilizzati per due motivi: in primis per calcolare l’impatto ambientale della coltivazione in filiera del grano tenero, per valutarne lo status attuale ma anche per capire quali sono le aree più impattanti e darne un feedback all’agricoltore, costruendo strategie con ricadute positive su tutto il comparto agricolo. I dati vengono poi utilizzati per definire pattern che possano diventare suggerimenti efficaci ed efficienti per gli agricoltori, consigliando loro come trarre il meglio dalle proprie coltivazioni. Questo per far fronte al cambiamento climatico, alle diverse condizioni dei terreni e alle altre molteplici variabili che influiscono sulla coltivazione. Lo scopo finale è quello di poter aiutare a coltivare più grano per ettaro di qualità adeguata alle esigenze dell’utilizzatore impiegando meno risorse possibili.” – commenta Michele Zerbini, Soft Wheat & Flours Italy & Galliate Mill Purchasing e Senior Manager presso Barilla Group

“I piani di sviluppo di Argo Tractors includono obiettivi molto ambiziosi in ambito di digitalizzazione dei processi agricoli. Tali processi – tutt’ora in corso – hanno preso vita grazie soprattutto a importanti investimenti in servizi digitali, tecnologia Isobus, telematica, telediagnosi e guida assistita. Le App Landini Farm e McCormick Farm rappresentano una concreta risposta di Argo Tractors alla necessità degli imprenditori agricoli di gestire a 360° la propria azienda. Con l’App è possibile studiare e applicare modelli agronomici, creare mappe di prescrizione, integrare sensoristica da campo e definire protocolli di tracciabilità e sostenibilità. Non stiamo affrontando il tema a livello teorico, tutto questo è già realtà e disponibile sul mercato” commenta Antonio Salvaterra, Direttore Marketing di Argo Tractors. “Gli agricoltori e gli agromeccanici possono digitalizzare le proprie aziende, un’evoluzione indispensabile per aumentare la qualità del lavoro e porre una maggior attenzione all’ambiente, all’utilizzo delle risorse e alla qualità della vita” aggiunge Salvaterra.

Alla luce di come è cambiato il rapporto tra imprese, utenti e Intelligenza Artificiale,  Antonio D’Ortenzio, Senior Manager, Solutions Architecture – Italy, Amazon Web Services (AWS) ha spiegato come il ruolo del Cloud sia stato innovativo e strategico in quanto non solo ha sbloccato le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale ma l’ha resa anche più democratica. Infatti, ogni azienda di ogni segmento, dimensione e industria, può ora contare su una capacità hardware inimmaginabile fino a pochi anni fa e sulla disponibilità di soluzioni costantemente aggiornate, rendendo possibili attività un tempo impossibili.

Agri Data Green Summit

L’agricoltura rigenerativa fa bene al business e al Pianeta. Quali le strade da percorrere.

Nel passato, la chiave per il futuro: grande protagonista dell’evento è stata anche la tecnica applicata all’agricoltura, un settore visto come fortemente tradizionale ma che, proprio per questo, ha in sé un grande potenziale di sviluppo attraverso la digitalizzazione. Parlare di agricoltura rigenerativa, come emerso dall’intervento di dss+, significa affrontare i temi della sostenibilità, permettendo al settore primario di aumentare la propria resilienza e di contribuire concretamente ai  temi di mitigazione e soprattutto di adattamento ai cambiamenti climatici. Il tutto senza perdere di vista l’importante aspetto della produttività.

All’interno della tavola rotonda “Innovazione tecnologica e dati per valorizzare sostenibilità, agricoltura rigenerativa e produttività” è infatti emerso quanto la grande sfida contemporanea sia soprattutto rappresentata dall’esigenza di guardare all’agricoltura con occhi nuovi, mirando ad aumentare la resilienza del settore, adattandosi ai cambiamenti climatici e sfruttando l’attività agricola per contribuire alla loro mitigazione, il tutto con l’integrazione delle nuove tecnologie. Tecnologie tra le quali hanno senz’altro un ruolo speciale l’Intelligenza Artificiale, la data collection e il digitale in generale, unitamente al ruolo delle buone pratiche agricole. Tante le strategie di successo emerse nel corso degli interventi di Andriani, Mascar, Riso Gallo, CNH Industrial e PFN Precision Farming Network.

Agricoltura e futuro: l’approccio a nuovi modelli di business

Infine, dopo aver ampliato ed esplorato il perimetro d’azione del settore primario, affrontando   tante nuove sfide o tante sfide vecchie in modo nuovo, è stato inevitabile interrogarsi anche su una innovazione che attiene ai risultati e alle aspettative. Durante la tavola rotonda “Agricoltura e futuro: verso nuovi modelli di business” si sono susseguite le testimonianze di Alessia Truini, Head of Marketing, Customer Office & Direct Channel di Zurich Italia, Paolo Bulgarelli, Milk Purchasing Quality Manager e Open innovation ambassador del Gruppo Lactalis, Enrica Gentile, CEO e Founder di Areté, Nicolò Mascheroni, Direttore strategie di Confagricoltura-Enapra e Alessandro Bucciarelli, Head of Agronomic Products and R&D di  xFarm Technologies con l’intento di dare spazio, ciascuno nel suo ambito, alle nuove opportunità generate dalla trasformazione dei sistemi alimentari.

“Oggi tecnologia e dati sono diventati ancora più strategici: monitoraggio satellitare, analisi predittive e machine learning sono solo alcuni degli strumenti che ci stanno avvicinando a un’Agricoltura 4.0. Attraverso l’innovazione propria del segmento agri-tech, la nostra partnership con xFarm punta ad ampliare l’offerta a tutela del comparto agricolo, consentendoci di testare le potenzialità delle soluzioni più all’avanguardia” commenta Alessia Truini, Head of Marketing di Zurich Italia.

L’innovazione è nel nostro DNA e con questo progetto ci siamo posti un triplice scopo: studiare pratiche pionieristiche a favore del benessere animale, garantire al consumatore un prodotto sempre più in linea con esigenze di sostenibilità e porre le basi per una professione sempre più evoluta e tecnologicamente avanzata – afferma Paolo Bulgarelli, responsabile qualità acquisti latte di Parmalat e Castelli – Gruppo Lactalis Italia Insieme a xFarm e in sinergia con i nostri conferenti latte stiamo costruendo una app che riesce a  rendere fruibili in tempo reale i dati relativi ai principali parametri della stalla, per capire come sono alimentati gli animali, come vengono prodotti gli alimenti a loro destinati, come avviene il processo digestivo e di gestione delle deiezioni: conoscere come operano le stalle dei nostri conferenti è il primo passo per comparare i dati e condividere  le giuste soluzioni per ridurre il loro impatto ambientale, per un beneficio per loro, per noi e anche per il consumatore”.

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