24/11/2023

Maria Pezone: gestire l’azienda agricola col 4.0

Valentina Dalla Villa
Communication & Event Specialist

“Il mercato mi richiede un prodotto che sia sempre più sostenibile, e noi produttori vogliamo anche un prodotto che sia economicamente sostenibile. Per fare tutto questo, la tecnologia mi dà una grande mano.”

Siamo in compagnia di Maria Pezone, Tecnico d’azienda della Società Agricola Egiziaca, a Giugliano in Campania (NA), che coltiva prodotti orticoli per un totale di 300 ettari in un anno. Pomodori, insalata, meloni, sono solo alcune delle produzioni dell’azienda. Diverse colture, con diverse necessità e diverse problematiche, da gestire su una superficie vasta: questa la sfida che Maria affronta ogni giorno.

Qual è la maggiore difficoltà che si incontra nella gestione di un’azienda di queste dimensioni?

Sicuramente il fatto che ogni lotto ha una gestione a sé: è importante tracciare cosa è successo su ciascun appezzamento, per creare uno storico su cui basarsi quando si prendono decisioni.

La mole di dati che si possono ricavare dal campo è immensa, da tutte le informazioni relative alle varie operazioni svolte dai macchinari a quelle raccolte dai sensori installati. Per riuscire a gestire tutto questo materiale in maniera efficiente, è necessario raccoglierlo in un unico posto, centralizzando la gestione dei dati in modo poi da elaborarli più facilmente. Ed è proprio qui che entra in gioco la app xFarm, che permette di gestire dati relativi a macchinari, difesa delle colture dai patogeni, irrigazione, e persino dati di tipo amministrativo, come le ore di lavoro dei dipendenti.

Maria Pezone xFarm

Come ti aiuta xFarm a rispondere alle esigenze dei clienti che comprano i tuoi prodotti?

I nostri clienti chiedono sempre più spesso prodotti a residuo zero. Per raggiungere questo obiettivo ambizioso, servono strumenti che aiutino a razionalizzare l’uso dei prodotti fitosanitari.

Strumenti come trappole per insetti e sensori, installati in campo per il monitoraggio, e modelli predittivi dell’andamento delle popolazioni di insetti o delle patologie fungine e batteriche, che elaborano i dati raccolti in campo. Ad esempio, su pomodoro da industria usiamo questi tool di xFarm per monitorare malattie come peronospora e alternaria, e presenza di insetti dannosi come le nottue Spodoptera littoralis e Helicoverpa armigera.

Quando non c’è rischio di infezione o di attacchi da insetti, i sistemi di supporto alle decisioni, basati sui modelli previsionali, indicano di non trattare. Altre volte, invece, permettono un intervento tempestivo, che fa sì che si prevengano infestazioni gravi, arrivando così a centrare l’obiettivo residuo zero. Non trattare, o effettuare meno trattamenti, non è solo un risparmio per noi agricoltori, ma rende il processo produttivo più sostenibile da un punto di vista ambientale.

Maria Pezone xFarm

Altri aspetti chiave della tua attività che gestisci con xFarm?

Senz’altro l’irrigazione. Soprattutto negli ultimi anni, ci siamo trovati a dover lavorare con una disponibilità idrica ridotta: le piogge si sono dimezzate. Pertanto, abbiamo dovuto aumentare l’efficienza dell’irrigazione, fornendo acqua solo quando la coltura ne ha bisogno: in questo caso Modulo Irrigazione, che permette di attuare una strategia irrigua e fornisce consigli su quando e quanto irrigare, si è rivelato uno strumento molto potente. Così facendo, abbiamo ridotto gli sprechi di acqua, nonché il nostro impatto ambientale.

Maria Pezone xFarm

In ultima analisi, qual è, secondo te, il punto di forza di xFarm?

Gestire è la parola chiave: la difesa, la nutrizione, l’azienda, i costi. Evitando di dare troppo o troppo poco alle piante: per questo serve la tecnologia che, se ben utilizzata, aiuta tanto. Con dati oggettivi prendo decisioni più consapevoli e gestisco meglio l’azienda sotto tutti i punti di vista.

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